Trasparenza totale!

Viviamo in un’epoca in cui il cibo è diventato un tema cardine della nostra attenzione quotidiana

Esiste un forte interesse per l’alimentazione, cibo, pietanze, ricette, diete, prodotti stagionali e un desiderio a voler conoscere nei minimi dettagli tutto ciò che si mangia e cosa c’è dentro in quello che si mangia. I media (giornali, radio e televisioni) sono i canali, su cui queste informazioni girano in continuazione; in rete poi il flusso di informazioni si moltiplica all’infinito. In questo contesto mediatico anche il gelato, come ogni altro prodotto alimentare, viene descritto in tutte le sue varianti. Non a caso grande interesse risvegliano i trends di consumo e l’offerta di nuovi gusti in sintonia con uno stile di vita consapevole e sano. Aumentano gli articoli, che parlano del gelato, presentandolo con le sue caratteristiche, gli ingredienti e le metodologie di produzione. All’abituale descrizione per categorie definite dalla legge tedesca (Fruchteis, Milcheis, Cremeeis, Sahneeis/Rahmeneis) segue attualmente la descrizione per Gewicht, Zutaten, Preisindex, Keime, Hygiene.

Quasi scomparsi del tutto gli articoli a carattere folcloristico, sulla storia dei gelatieri, il rientro d’inverno, le biografie familiari, sostituiti da articoli sul prodotto. E’ cambiata la percezione del gelato, anche attraverso la comparsa sul mercato di una nuova generazione di gelatieri tedeschi con piccole gelaterie minimaliste, ma con un’offerta originale e individuale di gusti di gelato. E questi gelatieri parlano volentieri del loro gelato, di cosa ci mettono dentro e di come lo fanno. Non hanno timori a venderlo a un prezzo più alto dei colleghi italiani, descrivendolo in dettaglio, facendo vedere gli ingredienti, facendo percepire al cliente la trasparenza del loro operare.

Una volta – tanti anni fa – era tipico incontrare il gelatiere veneto, che raccontava che le sue ricette erano i segreti di famiglia. Oggi una tale affermazione, se mai ci sono gelatieri che ancora la fanno, genera solamente risolini ironici. L’accesso a informazioni via internet permette a chiunque di documentarsi su ogni prodotto, la sua origine, la produzione, i suoi ingredienti, le ricette, etc. Recentemente a seguito una trasmissione sul tema gelato su un’emittente nazionale, alcuni gelatieri (tra cui alcuni addirittura nemmeno soci) hanno chiamato in segreteria Uniteis, infuriati pretendendo che Uniteis facesse qualcosa contro il ZDF, il 2. canale nazionale su cui era andato in onda il servizio. Confesso di non aver capito la ragione di tale sfuriate sul servizio (tra l’altro critico nei confronti del gelato industriale) e considero del tutto assurda la pretesa di poter andare a “bacchettare” la televisione nazionale nel suo diritto di informazione. E’ importante prendere atto del fatto che sempre più si parlerà di gelato per cosa c’è dentro, così come si parla in questo modo di altri generi alimentari. Nessuno di noi potrà impedire questo sviluppo e non è volendo l’ignoranza del consumatore che si alza il fatturato in gelateria. Non a caso è stata introdotta una legge sugli allergeni, non a caso vige l’obbligo di indicare gli aromi artificiali, non a caso esiste una legge che impone l’HACCP a garantire un prodotto igienicamente corretto e sicuro.

La pretesa di bloccare qualsiasi tipo di informazione, non è realmente fattibile da nessun organo, oltre a essere anacronistica. Non è possibile pensare oggigiorno, che smettendo di parlare del gelato, redarguendo un giornalista per il suo lavoro (piú o meno deplorevole) o impedendo il flusso di informazioni, che il cliente consumerà più gelato. Anzi vige il contrario: più la gelateria, ma soprattutto il laboratorio, diventerà trasparente e il gelatiere sarà volenteroso a raccontare come lui fa il suo gelato, più il consumatore sarà invogliato a consumare quel gelato. Questo lo sanno già molti colleghi, gelatieri preparati e orgogliosi del loro gelato, che aprono le porte del laboratorio sia a scolaresche di bambini che ai giornalisti locali volenterosi di fare un bell’articolo sulla gelateria in città. Prego tutti i colleghi, che non l’hanno ancora fatto a prendere atto di questa realtà. E’ importantissimo parlare del nostro gelato, divulgare la conoscenza della nostra tradizione italiana, specializzarsi in quello che facciamo, approfondire la nostra preparazione per stare al passo con i tempi e avere un ruolo attivo prima in gelateria e di riflesso nella comunicazione.

Dr. Annalisa Carnio
Pressestelle Uniteis e.V.
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