Gelato, passione italiana ospite alla Fiera del Turismo ITB a Berlino

È stata un’azione sorprendente per il pubblico e estremamente gratificante per gli organizzatori. Durante i giorni della fiera il gelato è stato prodotto fresco in un laboratorio a vista nel padiglione della Regione Veneto in fiera e poi offerto in degustazione nella classica variante tedesca: la coppa Spaghetti-Eis, cioè coppetta di gelato alla vaniglia con una salsa di fragole, decorata con scaglie di cioccolato bianco. L’entusiasmo da parte del pubblico è stato stravolgente, talmente forte che è stato necessario ridurre la degustazione a orari stabiliti. Questi i numeri: 1250 chilogrammi di gelato, prodotti in diretta in 5 giorni e distribuito in oltre 10 mila coppette ai visitatori. L’obiettivo di questa degustazione a una fiera del turismo, come la ITB di Berlino è stato mettere in primo piano la storia del gelato, puntando i riflettori sulla Regione Veneto, patria dei gelatieri, che hanno portato in Germania e in tutto mondo, questo prodotto, tanto amato da grandi e piccoli. Promotore in prima persona dell’iniziative è stato Dario Olivier, presidente di Uniteis, supportato da uno staff di volontari, tra i quali Fausto Bortolot e Renzo Ongaro con relative mogli Anna, Rita e Danila assieme a Giorgio Bosa, vicepresidente di Longarone Fiere e Antonio De Demo come supporto tecnico. E’ stata una full immersion emozionante – racconta Dario Olivier. Nessuno di loro immaginava potesse essere possibile produrre e distribuire gelato dal mattino presto fino a sera, senza sentire stanchezza, solo godendo quest’esperienza indescrivibile e coinvolgente nel cuore della capitale europea. Il gelato di tradizione italiana è ancorato forte nel cuore dei tedeschi e in questa occasione se ne è avuta la conferma.

Queste iniziative promozionali, che presentano un prodotto di piacere legato al territorio di origine, alla produzione artigianale visibile, agli ingredienti in primo piano, fanno informazione diretta e ancorano il consumo di quel gelato a degli aspetti positivi. Il risultato finale è semplice e vincente: il gelato di tradizione italiana è genuino e buono; è fatto artigianalmente, con ingredienti freschi e da maestri. Il consumatore pensa d’impulso: è questo il gelato che voglio. Ma non finisce qui: andando a produrre e distribuire il gelato personalmente il consumatore realizza, che sta consumando un prodotto unico. E qui si innesta il riconoscimento della persona del gelatiere; gelatiere con un profilo ben preciso, che con sapienza ed esperienza, sa cosa produce e vende. In questi anni in cui molti gelatieri di origine italiana, parlano bene ma razzolano male, in cui la nuova generazione di gelatieri tedeschi si riempie la bocca descrivendo i pregi del proprio gelato fatto artigianalmente (e che vendono a prezzi da 1,50 a 1,80 Euro la pallina), è importante riportare l’attenzione su coloro, e cioè sui gelatieri veneti che umilmente da piú generazioni, si impegnano per offrire al consumatore un prodotto genuino. Ben vangano queste presentazioni pubbliche del nostro gelato. E’ tempo di farsi largo tra la concorrenza e difendere il nostro nome.

La manifestazione è stata promossa a Berlino attraverso un comunicato stampa, che oltre ad annunciare l’iniziativa, presentava Uniteis con i partner e cioè la Regione Veneto e la fiera MIG di Longarone. Nel programma della fiera è stata riportata l’iniziativa in dettaglio e questo spiega il grosso afflusso avuto allo stand del Veneto.

PRESSESTELLE UNITEIS
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Dott.ssa ANNALISA CARNIO
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