TEMA SEMPRE IN VOGA: PREZZO PALLINA!

Anche quest’anno ritengo opportuno ricordare a inizio stagione un tema, che sta condizionando molto il nostro lavoro, ma soprattutto la nostra immagine verso il cliente: il prezzo pallina.

Se l’anno scorso mi sono dilungata in questa sede, parlando del prezzo come risultato di una corretta calcolazione aziendale, (in ogni gelateria diversa) e come garante di fiducia verso i propri clienti, questa volta desidero presentare questa problematica osservandola da due ulteriori punti di vista:
• credibilità aziendale di fronte al Finanzamt,
• profilo vincente rispetto alla concorrenza sleale.

Partiamo dal fatto, che è importante fare un attimo di riflessione e un calcolo onesto delle spese in gelateria per dare un valore oggettivo del proprio gelato. Aggiungiamo che il guadagno non è più oggi, quello che non è stato battuto in cassa, bensì quello reale e ufficiale, che rimane al netto dopo aver pagato le spese del negozio, i costi di personale, le assicurazioni, le quote di iscrizione a camere e associazioni, le percentuali di ammortizzamento degli investimenti, le tasse e tutte le uscite necessarie. Poi come sappiamo, i controlli dell’ufficio imposte in gastronomia e di conseguenza anche in gelateria sono aumentati e aumenteranno. Non solo, ma sono gestiti da esperti, che in un colpo d’occhio – diciamo in senso simbolico “scannerizzano tipo raggi x” la vostra contabilità. Tenendo presente, che l’impiegato del Finanzamt, prima di passare in gelateria a fare un controllo della cassa, è stato un vostro cliente anonimo, che da solo o con famiglia è venuto a mangiare il gelato da voi molto spesso e a giorni sempre diversi. In questo modo ha raccolto tutte le informazioni preliminari per identificare i movimenti del denaro che vi entra in cassa o nelle casse.

Tutta questa premessa per dire che sulla base del prezzo pallina esposto in vetrina, vengono conteggiati dall’impiegato gli introiti ufficiali e i margini. E se questi ultimi non sono credibili, casca l’asino e iniziano a scavare più a fondo sui vostri incassi. Il collega tedesco, che di principio ha il prezzo pallina già alto, prende due piccioni con una fava: non da addito all’impiegato dell’ufficio imposte di supporre che possa fare in nero, perché ha un margine grande abbastanza; poi trasmette l’immagine al suo cliente di aver un prodotto di alta qualità fatto con ingredienti costosi e per questo il suo gelato costa di più. Certo rimane il fatto che i controlli da parte del Finanzamt funzionano allo stesso modo in entrambi i casi, sia dal gelatiere italiano, che da quello tedesco indipendentemente dal prezzo pallina, ma dal gelatiere tedesco non ci sono supposizioni negative a priori, che vanno a influenzare l’esito della trattativa. Quindi parlando di credibilità aziendale, vi prego di “aggiustare”, ritoccare o semplicemente alzare il prezzo della vostra pallina basandovi sui costi attuali della vostra gelateria. Siate reali e date credibilità al vostro lavoro e al vostro prodotto.

Non sminuite quello che fate e non incorrete in tentazioni a voler concentrare il vostro guadagno solo sulle entrate nascoste. Pensando poi ai media, comunque i giornalisti mi assaliranno per sapere se con la nuova stagione il prezzo è aumentato e quindi sarà mio compito gestirli, parlando di qualità, competenza, tradizione, etc. E qui veniamo al secondo punto e cioè distinguersi dalla concorrenza sleale.

Per distinguersi è necessario avere un prodotto originale, basato sulle vostre ricette, un gelato dal gusto inimitabile, non un gelato dal gusto buono ma omologo, che si può trovare ovunque; per distinguersi è importante rispettare le norme sull’igiene, avere gelateria e laboratorio sempre perfettamente puliti; per distinguersi è importante avere personale gentile, preparato, curato nell’abbigliamento e nell’aspetto; per distinguersi è importante fidelizzare i nostri clienti attraverso l’informazione sul nostro gelato e i suoi ingredienti. Insomma ci sono tanti aspetti e caratteristiche, che rendono una gelateria unica. In sintesi è ognuno di voi, che si distingue con il suo gelato, con la sua gentilezza, con la sua esperienza e professionalità.

Non c’è nessuno, associazione o avvocato che nel libero mercato ci potrà difendere contro la concorrenza di un collega che noi consideriamo sleale, perché il gelato di tradizione italiana non è un prodotto standard, da franchising con dei criteri definiti, ma è unico e diverso in ogni gelateria. Il nostro buon gelato è un prodotto artigianale e come tale vive della sua originalità. Certamente più è buono, più sarà imbattibile contro qualsiasi brutta copia!

Pressestelle Uniteis e.V.
Dott.ssa Annalisa Carnio
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